DEVA - Murther - Recensione su BACKGROUND MAGAZINE
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Score: 5/5
Nel 2010 la band italiana Deva si è presentata alla grande sulla scena musicale internazionale con l€album di debutto €Between life and dreams€. Nella mia recensione dissi che erano principalmente influenzati da bande gothic come Nightwish, Epica, Within Temptation, Evanescence e dallo stile prog metal dei Dream Theater. A mio parere la fusione di elementi provenienti da lirica e classica con metal gotico e prog funzionava bene.
Mi era piaciuta notevolmente e mi auguravo che potessero crescere ulteriormente con gli albums successivi. Conclusi la mia recensione dicendo che i Deva avevano il potenziale per scrivere molta bella musica.
All'inizio del 2014 hanno pubblicato il loro secondo album chiamato Murther e ora , dopo quattro anni , potrò finalmente scoprire se sono cresciuti musicalmente o meno.
Ebbene, dopo aver ascoltato tutti di fila questi 15 brani per un totale di 63 minuti, sono rimasto senza parole.
La musica che i Deva presentano in questo secondo lavoro è qualcosa che avrei potuto solo sognare! Le parole possono difficilmente spiegare come mi sentivo dopo un solo ascolto.
Cosa sarebbe successo se avessi continuato ad ascoltare €Murther€ ancora e ancora? Beh, l€ho fatto e posso solo concludere che i Deva hanno fatto passi da gigante entrando di diritto nella lega professionisti delle grandi bands prog.
Ho pensato che questo fosse il risultato di duro lavoro d€insieme della band, e di molti concerti, ma leggendo le note informative mi sono reco conto che non era affatto il caso dei Deva.
La band si è infatti sciolta per qualche motivo e solo due dei membri originali hanno proseguito con il nome di Deva. Uno è il soprano Beatrice Palumbo, cresciuta con un€educazione musicale classica, che nel nuovo album suona anche la viola da gamba. L€altro è il chitarrista e vocalist Federico Salerno, che ha suonato anche alcune parti di basso e tastiere. Insieme hanno scritto il concept dell€album e i quindici brani che compongono €Murther€
Ci dice Mr Salerno che l€album racconta di una donna di nome Elizabeth, che, ispirata dalla dea Lilith, uccide il suo bambino. Elizabeth sarà che sarà salvata dalla Dea, ma è perseguita, imprigionata e condannata al rogo. La storia non rivela però se ottiene ciò che vuole € essere liberata da Lilith € o se muore sul rogo. Palumbo e Salerno si sono presi il tempo per completare questo concept e si può senz€altro sentire ascoltando l€album che suona professionale, maturo e molto ben registrato e prodotto.
I quindici brani hanno un suono chiaro e preciso, attraverso cui, le canzoni hanno un impatto ancora più forte, ma questo è dovuto anche all€importanza dei musicisti che hanno contribuito alla registrazione dell€album: il tastierista Davide Barbieri, il batterista Federico Paulovich, i bassisti Ruggero Accardo e Tony Corizia, hanno avuto un ruolo principale in Murther. Hanno assicurato che le favolose chitarre e le parti vocali del disco fossero affiancate da tastiere e sezione ritmica ben suonate e in perfetta armonia. L€uso di un vero coro e di un€orchestra è stato altrettanto importante alla realizzazione e lo si può ben sentire in tutto il disco.
Dopo aver ascoltato il brano di apertura, €Can I be saved€, pensavo che la musica di Murther fosse indirizzata verso un lavoro orientato su chitarre heavy. Questo pezzo mi è piaciuto da subito, con le sue chitarre toste e le parti vocali, ma dopo aver ascoltato l€intero CD, ho realizzato che non era così, anche se ascoltando questo brano mi era venuta in mente una band come i Threshold. Comunque, €Varietà€ è la parola che fa per Murther. In alcuni passaggi ci sono splendide chitarre perfettamente mixate a cori lirici e orchestra. Ascoltate ad esempio €Come to me€ e capirete cosa voglio dire. In altri momenti ci sono parti veloci con chitarre pesanti e batteria come in €Lady of time€ e €Confession€ per poi tornare a canzoni più dolci e rilassate come €Is this what we really are€, €Decadence€, €Awareness suddenly€ e €What have I become€. Per cui, su €Murther€ i pezzo veloci e quelli più tranquilli trovano un ottimo equilibrio.Inoltre, gli ottimi cantanti danno all€album una varietà notevole.
Tutto quanto sopra, e la mia osservazione che non ho trovato neanche un punto debole, mi hanno portato alla decisione di dare a Murther il punteggio più alto possibile: 5 stelle. A mio umile parere, Beatrice Palumbo e Federico Salerno hanno creato un capolavoro nel genere del progressive gothic metal. Tutti coloro a cui piacciono i Lacuna Coil o i gruppi che ho precedentemente citato, dovrebbero ascoltare uno dei migliori album del 2014 ad oggi.